LOVE DIFFERENCE - AMARE LE DIFFERENZE

Luci a neon si illuminano di tanti colori, e in diverse lingue del mondo invitano chi osserva ad “amare le differenze”

Un’installazione di quaranta metri che incoraggia non solo alla tolleranza, ma alla celebrazione delle diversità intese come risorsa, nonché ricchezza per l’umanità. 

«Love Difference» è un’opera di Michelangelo Pistoletto, ma anche uno slogan, un movimento artistico e sociale che si propone di promuovere il dialogo interculturale tra i popoli del Mediterraneo, unendo arte, cultura e politica per affrontare sfide sociali e culturali. 

Michelangelo Pistoletto e la capacità di creare dell’essere umano

Michelangelo Pistoletto ristabilisce un contatto diretto tra l’arte e il mondo esterno, con l’obiettivo di ispirare una trasformazione responsabile della società. Figura di spicco dell’arte contemporanea, Pistoletto è uno dei principali protagonisti dell’Arte Povera.

Biografia

Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Inizia a esporre nel 1955 e nel 1960 tiene la sua prima personale alla Galleria Galatea di Torino. La sua prima produzione pittorica è caratterizzata da una ricerca sull’autoritratto. Nel biennio 1961-1962 approda alla realizzazione dei Quadri specchianti, che includono direttamente nell’opera la presenza dello spettatore, la dimensione reale del tempo e riaprono inoltre la prospettiva, rovesciando quella rinascimentale chiusa dalle avanguardie del XX secolo. Con questi lavori Pistoletto raggiunge in breve riconoscimento e successo internazionali, che lo portano a realizzare, già nel corso degli anni Sessanta, mostre personali in prestigiose gallerie e musei in Europa e negli Stati Uniti. I Quadri specchianti costituiranno la base della sua successiva produzione artistica e riflessione teorica.
Tra il 1965 e il 1966 produce un insieme di lavori intitolati Oggetti in meno, considerati basilari per la nascita dell’Arte Povera, movimento artistico di cui Pistoletto è animatore e protagonista. A partire dal 1967 realizza, fuori dai tradizionali spazi espositivi, azioni che rappresentano le prime manifestazioni di quella “collaborazione creativa” che Pistoletto svilupperà nel corso dei decenni successivi, mettendo in relazione artisti provenienti da diverse discipline e settori sempre più ampi della società. Tra il 1975 e il 1976 realizza nella Galleria Stein di Torino un ciclo di dodici mostre consecutive, Le Stanze, il primo di una serie di complessi lavori articolati nell’arco di un anno, chiamati “continenti di tempo”, come Anno Bianco (1989) e Tartaruga Felice (1992).

 

Nel 1978 tiene una mostra nel corso della quale presenta due fondamentali direzioni della sua futura ricerca e produzione artistica: Divisione e moltiplicazione dello specchio e L’arte assume la religione. All’inizio degli anni Ottanta realizza una serie di sculture in poliuretano rigido, tradotte in marmo per la mostra personale del 1984 al Forte di Belvedere di Firenze. Dal 1985 al 1989 crea la serie di volumi “scuri” denominata Arte dello squallore. Nel corso degli anni Novanta, con Progetto Arte e con la creazione a Biella di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e dell’Università delle Idee, mette l’arte in relazione attiva con i diversi ambiti del tessuto sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società. Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004 l’Università di Torino gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze Politiche. In tale occasione l’artista annuncia quella che costituisce la fase più recente del suo lavoro, denominata Terzo Paradiso. Nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts, “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d’arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”.
Nel 2010 è autore del saggio Il Terzo Paradiso, pubblicato in italiano, inglese, francese e tedesco. Nel 2012 si fa promotore del Rebirth-day, prima giornata universale della rinascita, festeggiata ogni anno il 21 dicembre con iniziative realizzate in tutto il mondo. Nel 2013 il Museo del Louvre di Parigi ospita la sua mostra personale Michelangelo Pistoletto, année un – le paradis sur terre. In questo stesso anno riceve a Tokyo il Praemium Imperiale per la pittura.
Nel maggio del 2015 la Universidad de las Artes de L’Avana gli conferisce la laurea honoris causa. Nello stesso anno realizza un’opera di grandi dimensioni, intitolata Rebirth, collocata nel parco del Palazzo delle Nazioni di Ginevra sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Nel 2017 viene pubblicato il suo testo Ominiteismo e Demopraxia. Manifesto per una rigenerazione della società.
Nel 2021 viene inaugurato a Cittadellarte l’Universario, spazio espositivo in cui l’artista presenta le sue più recenti ricerche, e nel dicembre del 2022 è pubblicato il suo ultimo libro, La formula della creazione, in cui ripercorre i passi fondamentali e l’evoluzione del suo intero percorso artistico e della sua riflessione teorica.

Fonte: www.pistoletto.it

EX MARMERIA IMARFA 

Riqualificazione attraverso l’arte 

Dai primi di giugno fino al prossimo ottobre, l’installazione temporanea di Pistoletto illuminerà la facciata dell’ex-marmeria Imarfa, il complesso industriale, oggi dismesso e non accessibile da oltre un decennio, che è situato su un tratto della litoranea tra Savelletri e Torre Canne. 

Il futuro dello stabilimento rappresenta un’occasione unica per rivitalizzare l’area, promuovendone lo sviluppo culturale e sociale. Da questi propositi nasce il progetto di riqualificazione, fortemente voluto da Marisa Melpignano, che intende trasformare lo stabilimento in un centro internazionale di arte contemporanea. 

Progetto di riqualificazione ex marmeria imarfa

Fondazione San Domenico - Il valore intangibile della cultura come motore di progresso e sviluppo

Donare nuova vita a questo complesso significa non solo restituire alla comunità locale un pezzo importante della sua storia, ma anche contribuire alla creazione di un futuro caratterizzato da dinamicità e innovazione. È con questo obiettivo che la Fondazione San Domenico ha scelto di occuparsi del recupero di questa area industriale. 

 

La Fondazione San Domenico Onlus collabora da vent’anni con le principali istituzioni per sostenere la ricerca attraverso attività di promozione per la salvaguardia degli insediamenti rupestri e per la valorizzazione del territorio e abbracciando, attraverso l’arte contemporanea, tematiche sociali e sfide del futuro. 

Michelangelo Pistoletto, Love Difference, 2005 – 2024, neon, 6,40 x 40 m. Courtesy l'artista e GALLERIA CONTINUA

«Partiamo dalla cultura per inventare insieme il futuro» 

Michelangelo Pistoletto 

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